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Cristiano De Mei (Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking) tra i protagonisti del Data Management Summit Italy di Pavia

Stiamo svelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di focalizzarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, passando per la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro ancora. Oggi presentiamo Cristiano De Mei dell’azienda Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking

Ci parli un po’ di lei e del suo percorso professionale

La mia passione per l’informatica prima e per l’AI dopo nasce da lontano. I miei studi sono stati sempre orientati in questa direzione culminati poi con la laurea in ingegneria informatica, con un piano di studi arricchito di elementi di intelligenza artificiale.

Ho lavorato per molti anni in alcune società di consulenza e system integration arrivando poco più di 10 anni fa nel ruolo di responsabile dei sistemi informativi di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking.

In questo ruolo ho avuto modo di approfondire soprattutto i temi legati al business del Wealth Management unitamente alle tematiche di digitalizzazione e, negli ultimi anni, di adozione di soluzioni di AI.

Pensa che le aziende abbiano un’adeguata cultura della gestione dei dati?

La gestione dei dati nelle aziende è una questione molto variegata che dipende dalla cultura organizzativa, dal tipo di business, dalle politiche adottate e dalla formazione del personale. 

Tra i temi centrali troviamo sicuramente i temi legati alla sicurezza e protezione dei dati, i temi di trasparenza, i temi tecnologico/infrastrutturali e in generale di “data governance”. Ma al di là degli aspetti tecnico/organizzativi probabilmente i temi di maggiore crescita per la maggior parte delle aziende sono legati alla cultura del dato e le competenze interne.

Questi due ultimi temi sono determinanti anche per indirizzare i temi più operativi. La sfida è avere in azienda persone formate e competenti sul tema “dati” e una forte cultura per promuovere attività “data driven”.

In che modo state affrontando la gestione dei dati nella vostra azienda? Quali sono le sfide più importanti che state affrontando al momento?

Come si suol dire la cultura del dato non è mai abbastanza. Ma è evidente come la gestione dei dati è oggi centrale e strategica ed ha iniziato a guidare le scelte commerciali anche grazie a forti investimenti in ambito “data governance” e sui temi di tecnologie e infrastrutture abilitanti.

Abbiamo la fortuna di averti alla tavola rotonda dal titolo: Generative IA: Transforming Data Governance and Data Management (Pavia)” interessante argomento…

… argomento che porta con sé riflessioni importanti su vari filoni:

  • Automazione ed efficienza operativa: la GenAI può facilitare l’automatizzazione di compiti complessi nella gestione dei dati (analisi statistica, generazione di reportistica, ecc.) e dare un boost importante nelle finalità robotiche di automazione (ad esempio con utilizzo di Agenti Intelligenti)
  • Innovazione nei modelli di business: ritengo che la GenAI e l’AI in generale possa creare nuove opportunità di business, generando nuovi tipi di servizi e prodotti in particolare basati su dati.
  • Governance dei dati: l’utilizzo dei dati in ambito della GenAI impongono la necessità di nuovi processi e nuovi framework per la sicurezza dei dati e la privacy.
  • Etica e privacy: uno dei temi più delicati nell’utilizzo dell’AI è la trasparenza verso l’utente rispetto all’utilizzo di questa tecnologia e, ovviamente, garantire la protezione dei dati stessi sia in termini di privacy che di valenza commerciale.
  • Competenze: in ultimo e in collegamento alla domanda precedente è fondamentale il rafforzamento delle competenze nel campo dell’AI per garantire soluzioni aggiornate, efficienti e allineate con le best-practice di mercato.

Lei ha sostenuto l’evento fin dall’inizio… perché il Data Management Summit è così importante?

La condivisione delle esperienze e delle idee è fondamentale per la crescita di tutti e del mercato in generale. Se si ha una mela a testa e ce la scambiamo avremo sempre una mela per uno. Se abbiamo una idea a testa e ce la scambiamo avremo due idee ciascuno.

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